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A te che vien gių dal ciel
dritta, retta, sembri un uccel
noi ti stimiamo,
ti deridiamo,
ti lodiamo.
A te che dici "ne"
al vitel tunč
noi un profumo ti regaliamo
per non puzzar pių d'ano.
Tu che non giri mai la testa
noi ci facciam na festa.
A te che scopi il pavimento
con le tue setole dorate
noi ti rompiamo il mento
e ti diciamo tante cagate.
Noi per sempre ti ricorderemo
e come te dei robot diventeremo
perchč tu sei il nostro idolo
e ci piacerebbe
UCCIDERTI!
By i soliti ignoti |
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A te che sei un tappo di bottiglia
sei pių basso di tua figlia
Spegni quel cazzo di strumento
e togli il tormento
Lo sappiamo che suoni bene
perō sappiamo che sei senza .ene
Ti dedichiamo questa poesia
per dimostrarti la nostra allegria
nel dirti:
VATTENE VIA!
e vai a suonar la tromba con tua zia |
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